Due giornate di studio avanzato durante il quale vengono esposti i concetti fondamentali di fisiopatologia della malattia venosa superficiale e profonda e della patologia malformativa venosa.
In questo corso abbiamo voluto riunire professionisti di indubbia esperienza al fine di analizzare le differenti modalità di approccio alla malattia venosa, esaminare gli aspetti di fisiopatologia e fornire approfondimenti scientificamente ineccepibili ed attuali.
Si alterneranno quindi docenti con esperienze diverse con i quali ci si potrà costantemente confrontare durante le sessioni di studio. Verrà organizzata nell’ambito di questo corso una sessione di valutazione ecocolodoppler, in diretta, di pazienti affetti da malattia venosa, con la possibilità di vedere messi in atto i concetti espressi nelle esposizioni dei singoli relatori.
Presentazione
Negli ultimi decenni abbiamo assistito all’avvio di un grande rivoluzione nel modo di affrontare le malattie venose grazie ai progressi ottenuti nella conoscenza dei meccanismi fisiopatologici che portano alle manifestazioni patologiche tipiche delle insufficienze venose.
L’avvento della diagnostica non invasiva doppler ad onda continua e successivamente dell’ecocolordoppler hanno portato ad acquisire conoscenze dettagliate sui meccanismi di fisiologia della circolazione venosa e di conseguenza dei meccanismi fisiopatologici. Questo ha permesso una nuova disamina razionale degli eventi e delle variazioni emodinamiche che portano alla genesi delle alterazioni cliniche caratteristiche delle insufficienze venose.
Il progresso di queste conoscenza ha portato grandi benefici non solo nella diagnosi e terapia delle insufficienza venose superficiali ma anche di quelle profonde, tipiche della sindrome post-trombotica, aprendo scenari terapeutici nuovi.
La diagnostica emodinamica non invasiva con ultrasuoni unitamente allo sviluppo della tecnologia hanno ampliato gli scenari terapeutici con l’avvento, negli ultimi 25 anni della terapia emodinamica conservativa da un lato e dall’altro con il progressivo sviluppo di diverse forme di terapie non conservative, mini-invasive che oggi si propongono come alternativa di più semplice esecuzione rispetto allo stripping.
La strategia emodinamica CHIVA (Conservatrice et Hemodynamique de l'Insuffisance Veineuse en Ambulatoire) codificata da Claude Franceschi, pioniere e attore primario nello sviluppo e diffusione dell’esplorazione vascolare ultrasonografica Doppler sia del distretto arterioso che di quello venoso, si è proposta, dal 1988, come alternativa alle terapie demolitive con la finalità primaria della conservazione del patrimonio safenico di ogni paziente, per ogni utilizzo della chirurgia vascolare, e nel rispetto del corretto drenaggio dei tessuti.
La strategia emodinamica CHIVA richiede un impegno diagnostico importante e una costante applicazione e perseveranza per aumentare la capacità di sfruttamento delle potenzialità diagnostiche della metodica ecocolodoppler. Ed è proprio grazie a questi sforzi che è stato possibile accrescere le conoscenze dei meccanismi fisiopatologici delle insufficienze venose degli arti inferiori aprendo nuovi scenari terapeutici come nel caso delle varici degli arti inferiori ad origine pelvica.
Ciò ha permesso di riversare le conoscenze emodinamiche anche sul distretto arterioso con molti benefici per tutti i pazienti affetti da arteriopatie obliteranti aterosclerotiche e, soprattutto, da arteriopatie diabetiche. Un esempio è
la possibilità di calcolare la pressione arteriosa nel letto capillare dell’avampiede, nelle vene tibiali e nella caviglia (Pole test), sfruttando i semplici principi di fisica.
La definizione del concetto di Shunt e la possibilità di tipizzazione emodinamica degli eventi emodinamici in ogni tipo di Shunt ha permesso di formulare e attuare terapie emodinamiche di correzione sulle vene, non solo superficiali ma anche profonde, volte a normalizzare i valori di pressione transmurale nei distretti venosi superficiali e sottofasciali, standardizzando la tipologia di trattamento in funzione della tipologia di shunt.
Per quanto attiene alle insufficienze venose profonde, grazie alla possibilità di inquadramento emodinamico ed al parallelo sviluppo delle esperienze con le tecniche chirurgiche ricostruttive valvolari e delle tecniche endovascolari, è oggi possibile affrontare con maggiori possibilità ed ottimismo il problema terapeutico complesso ed estremo delle insufficienze venose profonde come, ad esempio, nel caso delle sindromi post-trombotiche.
Anche la patologia malformativa vascolare è stata interessata dai benefici del progresso della conoscenza conseguenti alla diffusione della diagnostica ecocolodoppler emodinamica. Oltre alla potenzialità di inquadramento preoperatorio, l’utilizzo degli ultrasuoni in fase intraoperatoria da parte degli operatori ha notevolmente aumentato le possibilità di successo terapeutico.
Obiettivi formativi
Nel dettaglio si intende perseguire i seguenti obiettivi:
promuovere le potenzialità diagnostiche delle nuove tecnologie ultrasonografiche e le modalità attuazione della diagnosi con l’utilizzo delle manovre emodinamiche e con la stesura della mappa cartografica;
- le insufficienze venose superficiali;
- le insufficienze venose di origine pelvica;
- le malformazioni vascolari;
- le insufficienze venose profonde;
- le ulcere venose degli arti inferiori;
- la scleroterapia;
- la safenectomia;
- le terapie endoluminali;
- la CHIVA;
- le terapie chirurgiche ed il trattamento delle varici ad origine pelvica;
- le terapie chirurgiche delle malformazioni vascolari;
- il trattamento delle insufficienze venose profonde: dagli stents alle valvuloplastiche, alle possibilità di correzione CHIVA;
- il trattamento delle ulcere degli arti inferiori;
- le terapie elastocompressive nella malattia venosa
- le necessità di terapie anticoagulanti nel post operatorio a breve e medio lungo termine dopo il trattamento di insufficienze venose profonde ed anche superficiali
- il ruolo della terapia medica oggi.
Responsabili scientifici
Consulente Medico Casa di cura Figlie di San Camillo Cremona Italia
Dott. Roberto Delfrate
Conduttori, Relatori e Discussant
Medico Chirurgo specialista in Chirurgia pediatrica ed in Chirurgia vascolare, presso il Centro Angiomi e Malformazioni vascolari nell’infanzia dell’U.O.C. di Chirurgia pediatrica dell’Ospedale dei Bambini “V.Buzzi” di Milano
Medico Chirurgo Responsabile del reparto Day Surgery e Chirurgia Vascolare dell’Ospedale di Tortona (Alessandria)
Dirigente medico dell’U.O. di Chirurgia generale della Casa di Cura Figlie di San Camillo di Cremona
Medico Chirurgo, libero professionista, titolare di Studio medico Angiologico - Flebologico di Firenze
Responsabile del Centro per la Cura del Piede Diabetico dell’Istituto di Cura Città di Pavia - Polo Universitario Pavia
Responsabile del Dipartimento Chirurgico e dell'U.O. di Chirurgia generale della Casa di Cura Figlie di San Camillo di Cremona
Dirigente Medico Universitario dell’U.O. Chirurgia Vascolare dell’ IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
Medico Chirurgo, titolare dello Studio Flebologico di Grassina - Firenze
Professore a contratto del corso di Flebologia Emodinamica dell’Università di Camerino
Consulente di Patologia
Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare dell’Università degli Studi di Milano
Direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare della Fondazione IRCCS Cà Granda – Ospedale Maggiore Policlinico
Dirigente medico nel reparto di Radiologia Interventistica Vascolare dell’American Hospital di Parigi
Medico presso il Dipartimento Cardiovascolare e Radiologia Interventistica dell’Istituto Petié-Salpêtrière Parigi
Dirigente Medico dell’U.O. di Chirurgia Generale dell’Azienda Ospedaliera Desenzano del Garda – Ospedale di Gavardo
Medico Chirurgo Vascolare Libero Professionista presso lo Studio Aquarius - Napoli
Medico Chirurgo nella Divisione di Chirurgia generale e vascolare presso il Centro Medilaser di Crema (Cremona)
Responsabile UOS Dipartimentale di Angiologia e Diagnostica vascolare dell’Ospedale di Avezzano (L’Aquila)
Direttore del Laboratorio Vascolare dell’Unità diagnostica Platón dell’Istituto Policlinico di Barcellona
Medico Chirurgo Vascolare e Angiologo, Consulente presso il Centro Diagnostico Italiano di Milano
Destinatari e Crediti formativi
Medici Chirurghi italiani ed esteri.
Informazioni generali e iscrizione
Folgaria (Trento) tel.: 348-7691268
prezzo di copertina € 16,00.
Per certi aspetti il sistema venoso è molto più complicato rispetto al sistema arterioso a causa della sua complessità rete anatomica, dell'esistenza delle pompe muscolari che permettono il ritorno del sangue al cuore contro la forza di gravità e per la presenza di un sistema valvolare competente (o incompetente) nei vasi.”
Aula Magna della Clinica Mangiagalli
Programma
4.3. Chirurgia emodinamica delle malformazioni venose - Roberto Delfrate
Interviste di presentazione